Per quanto possa sembrare complesso, lo schema della forma-sonata (utilizzato dai compositori nella seconda metà del ‘700 e in quasi tutto l’800, sia pur con notevoli variazioni) è molto simile a quello di una semplice relazione come quelle che spesso dobbiamo compilare a scuola.
Questo perché la mente umana ragiona sempre seguendo i propri schemi logici qualunque sia il modo di esprimersi che intende utilizzare.
Quindi, quella che è stata una delle forme musicali più importanti della storia della musica (tutte le sinfonie, i quartetti e le sonate la utilizzavano per il primo tempo), si può riassumere in uno schema diviso in tre parti:
Presentazione > Svolgimento > Riepilogo
che in musica si chiamano
Esposizione (del tema) > Sviluppo > Ripresa
Una caratteristica un po’ bizzarra della forma-sonata (ma molto logica, a ben pensarci) era però che i temi erano in realtà… due (!!!), di carattere contrastante fra loro, in modo da creare alternanza e varietà.
Ecco lo schema semplificato della forma-sonata:
Prova a riconoscere le parti ascoltando il I tempo della Sinfonia n. 40 K550 di Wolfgang Amadeus Mozart: clicca qui.
Qualche consiglio
Analizzare un brano musicale può spesso risultare un compito difficile per un ascoltatore poco esperto, ma se segui queste indicazioni le difficoltà diminuiranno notevolmente:
- Tutta l’esposizione, all’epoca di Mozart, era soggetta ad una ripetizione integrale, tanto è vero che i musicisti inserivano un segno ritornello alla fine per indicare che si doveva ricominciare da capo. Quindi, prova a identificare quando, nella prima parte, la sinfonia ricomincia da capo. Quella che viene ripetuta due volte è l’intera esposizione.
- All’interno dell’esposizione troverai due temi (normalmente di 8 battute l’uno), uno più ritmico e l’altro melodico, un episodio di collegamento fra i due temi e una codetta (un piccolo finale), dopodiché si riprenderà da capo. Nella sinfonia n. 40, Mozart non pensò ad un’introduzione, quindi quello che sentirai dall’inizio sarà:
Conclusa l’esposizione, seguiranno:
- un breve Sviluppo, in cui i tempi (principalmente il primo) verranno ampliati e variati. Riconoscerai facilmente l’inciso ritmico iniziale: tiratà – tiratà – tiratari, rielaborato in tutte le forme.
- Il ritorno – sia pur variato rispetto all’inizio – dei due temi, che corrisponde alla Ripresa (una sorta di ricapitolazione)
- La coda (il finale), che conclude il I movimento.