“Benpensanti e moralisti, gente dalla mentalità ristretta, credono che danzare sia un sacrilegio. Pensano che Dio ci abbia fatto dono della musica, non solo la musica che riproduciamo con voci e strumenti, ma quella che sottende a tutte le forme di vita, per poi vietarci di ascoltarla. Non si accorgono che tutta la natura canta? Nell’universo tutto si muove secondo un ritmo: il battito del cuore, le ali di un uccello, il vento in una notte di temporale, il fabbro che lavora il ferro, i rumori che circondano nel ventre il bimbo non ancora nato… Tutto partecipa, in modo appassionato e spontaneo, a un’unica e meravigliosa melodia. La danza dei dervisci rotanti è un anello di questa catena infinita. Come una goccia di acqua marina porta dentro di sé l’oceano, così la nostra danza riflette e insieme cela i segreti del cosmo.”
Elif Shafak, Le quaranta porte, BUR Rizzoli, 2009
